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Amedeo scopatutti


di gianfrancesco
23.05.2023    |    14.932    |    6 9.8
"Ci baciamo per un pezzo, lei gode ed urla come una pazza..."
Sono un 48.enne di Trieste, dove vivo assieme alla mia famiglia.
Una moglie e due ragazzotti, ormai grandi.
Il matrimonio procede bene, il sesso anche, con mia moglie scopiamo abbastanza, anche se dopo tanti anni si è abbassata la voglia, ma pur sempre ancora con vigore.
Lavoro in un centro assistenza di elettrodomestici, ora sono in laboratorio, ma per tanti anni ho girato per le case a fare riparazioni.
Vi voglio raccontare proprio di uno degli incontri con una donna e suo marito.
All'epoca avevo meno di 40 anni, ero veramente un bell'uomo, atletico e muscoloso, per via della palestra che frequentavo e delle varie corse podistiche e maratone.
Mi apre un signore più o meno della mia stessa età, ma niente a che vedere con me.
Gracile, piuttosto dimesso, mi fa entrare per visionare la lavatrice, e poco dopo arriva la moglie.
I due, Gloria ed Antonio, cosi ho saputo dopo si chiamassero, mi spiegano i difetti della lavatrice.
Gloria, una vera gloria della femminilità, una avvenenza veramente eccezionale.
Sprizzava sensualità da ogni poro, e li per li ho pensato che gli doveva piacere il cazzo, e tanto.
Guardo la lavatrice, cerco di vedere il guasto, lei vedo che mi scruta dalla testa ai piedi, anche io la guardo.
Aveva una vestaglietta molto mini, delle belle cosce, un po abbondanti ma ben fatte, e soprattutto una latteria di prim'ordine.
Il seno sembrava esplodesse in quella minuscola vestaglietta, e si vedeva un bianco latte bello, molto bello.
Armeggio con la lavatrice, ma sono molto attratto dalla donna, che fa di tutto per farsi notare, penso che se non ci fosse il marito magari ci provava anche.
Passano un dieci minuti, poi: "Antonio, guarda che devi andare a ritirare quegli esami".
"Si Gloria, quasi stavo per dimenticare, vado subito".
Bene, penso io, ora ci provo, visto che rimane da sola.
In quel periodo scopavo come un assetato di sesso, avevo sempre voglia, ed andare per le case mi aiutava tanto.
Il marito esce, passano pochi minuti ed Gloria mi viene vicina e mi dice: "giovanotto, vedo che mi stai facendo le radiografie, hai visto tutto?".
Mi aveva è.preso in contropiede, mi riprendo: "anche tu però mi sembra mi stai guardando per bene".
"Hai ragione, mi sembra che tutti e due ci siamo guardati abbastanza".
Ci mettiamo a ridere.
"Ora lascia stare la lavatrice, vieni in cucina a bere un caffè, e parliamo un po".
Penso che Gloria finirà per essere scopata da me, ma lascio condurre a lei il gioco.
Mi fa un caffè, lo prendiamo e poi lei: "ascolta, intanto dimmi come ti chiami".
"Amedeo, ai tuoi ordini Gloria".
Mi prende una mano, e mi dice "sono io ai tuoi ordini Amedeo".
"Ora ti dico un po", e con calma: "da quando ti ho visto ho avuto ub solo pensiero, farmi chiavare da te".
"E' dove è il problema?".
Mio marito lo ha capito ed ha anche capito di andare via, lo sa che mi faccio scopare e ormai lo accetta, anche perché a lui ultimamente gli piacciono gli uomini.
"Va bene, lui si scopi gli uomini ed io e mi scopo te".
"Si, ma ultimamente mi ha messo una condizione".
"Trovare uno stallone per tutti e due".
"Allora non penso se ne faccia nulla, io non ho mai scopato un uomo e non ho intenzione di cominciare ora".
"Sei proprio sicuro?", e nel dirlo si viene a sedere sulle mie gambe.
Io allungo le mani, palpo il seno, una meraviglia.
"Caro mio, se vuoi scopare con me, ti devi scopare anche lui".
La accarezzo un po, la palpo tutta, era una meraviglia.
Mi alzo, e gli dico: "tu mi ecciti e non poco, ma scopare un uomo ci devo pensare".
Riprendo la riparazione, trovo il difetto, la riparo li per li, e prima di andare via torniamo a parlare.
"Ti ho fatto una riparazione volante, poi ti trovo il pezzo da cambiare e ritorno".
"Va bene", risponde lei, "intanto scambiamoci i numeri di telefono e cosi ci sentiamo".
Vado via, sono frastornato, Gloria mi piaceva molto, ma scopare Antonio...
Passano i giorni, Gloria sempre nei miei pensieri, ed una volta nella doccia mi sono anche segato.
Intanto trovo il pezzo, lo recupero da una lavatrice da buttare, glielo avrei cambiato fuori dagli orari del lavoro.
La chiamo, fissiamo un appuntamento, a mia moglie dico che devo fare un intervento in casa di clienti che avevano solo quegli orari e vado da loro.
Arrivo verso le 18,30, finito i miei giri per conto della ditta, e mi apre Gloria.
Si era preparata a dovere la signora!
Indossava un vestitino mini mini, capelli ben curati, un rossetto non troppo evidente, insomma una da scopare subito.
Mi tira dentro casa e mi butta le braccia al collo, e mi bacia.
Come un colpo di frusta il cazzo si indurisce, lei mi stringe e lo sente.
“Si sente che non vedi l’ora di chiavarmi?”, mi dice.
“Si, si, non vedo l’ora di scoparti, ma è il contorno che non mi piace tanto”.
“Cosa vuoi che sia, gli rompi il culo e via”.
Insomma, mi stavo convincendo.
La bacio, la abbraccio, con le mani gli tocco le tette, insomma volevo scoparla.
Con le mani arrivo alla figa, un lago. Era eccitata anche lei.
Ormai anche senza dirlo aveva capito che lo avrei fatto.
“Facciamo le cose per bene, ora mi finisci di aggiustare la lavatrice, poi prendiamo un appuntamento e ti fai una bella doppia scopata, ma con un bel po di tempo, io ne voglio tanto”.
La bacio ancora, metto la bocca sul suo seno, mi tocca il cazzo sempre più duro.
“Non puoi lasciarmi in questo stato, fammi almeno un pompino”, gli dico.
“Allora vieni, un pompino di acconto non si nega a nessuno”.
Mi tira verso la camera da letto, in un attimo mi abbasso i pantaloni e mutande, e lui svetta fuori, dritto, duro.
Sento la sua bocca come una meraviglia, su e giù con dovizia, ansimo, negligentemente non duro molto, e gli sborro in bocca.
Non si fa pregare ed ingoia tutto.
Mi riassesto, metto mano alla lavatrice, in poco tempo finisco e vado via.
Ci saremmo sentiti per l’appuntamento.
Sono convinto e così dopo qualche giorno chiamo Gloria per vedere quando possibile vederci, il più presto possibile, ormai solo al suo pensiero mi veniva il cazzo duro.
Arriva il giorno, avremmo avuto tutto un pomeriggio per noi.
In laboratorio avevo tutto l’occorrente per lavarmi e profumarmi e con la complicità del mio capo sono libero tutto il pomeriggio.
Arrivo da loro, posteggio per bene la macchina e salgo in casa.
Mi apre Gloria, sempre meno vestita, era un amore.
Entro e in men che non si dica mi trovo nudo, mi porta verso la camera da letto e si spoglia anche lei del tutto.
“E tuo marito?”, chiedo io.
“In cucina, arriva dopo”.
Era una bomba sessuale, aveva qualche chilo di troppo, ma la rendevano morbidosa ed attraente.
Mi butto sulla sua figa, metto la lingua, era già bagnata, inarca la schien ad ogni leccata, ed intanto nella classica figura del 69 ingoia il mio cazzo.
Stavolta cerco di essere più tranquillo e durare.
Ci baciamo per un pezzo, lei gode ed urla come una pazza.
Poi molla il cazzo ed implora: “scopami, scopami, fammi sentire il cazzo”.
Detto fatto, senza fatica gli metto dentro il cazzo, un bel cazzo, non lungo ma grosso si.
Lei sotto, io sopra, con le mani la sollevo per farle sentire meglio il cazzo.
Non mi ero sbagliato, aveva tanta fame di cazzo.
La chiavo per una ventina di minuti, lei continua a godere, sembra indemoniata, ed alla fine gli sborro dentro.
Aveva voluto senza preservativo e mi dice di sborrarle dentro che era protetta.
Godo come non mai, lei mi avvinghia forte.
In tutto questo chiavare non mi ero accorto del marito.
Era in un angolo della stanza, nudo anch’esso, con il cazzo in mano che si segava furiosamente.
“Sai”, mi dice Gloria, “gli piace vedermi mentre mi faccio scopare, anzi, se sono anche due ancora meglio”.
“Contento lui”, rispondo io.
“Sarò ancora più contento quando avrò anche io la mia dose di mattarello”, risponde lui.
E così ricordo che mi devo chiavare anche lui, ma per scopare Gloria si può fare.
Ci alziamo dal letto, andiamo in bagno e poi in cucina, beviamo qualcosa e parliamo.
Mi racconta senza problemi davanti a lui, che quel cazzo piccolo non la soddisfaceva
e il marito piuttosto che perderla preferiva vederla scopare con altri, e dopo un po, gli piaceva anche.
Nel frattempo si era avvicinato, il marito, agli uomini, e si faceva fottere, con grande godimento.
Tanto per ricordarmi della promessa che lo dovevo scopare.
Ritorniamo in camera da letto, io in mezzo, e loro due ai lati, io baciavo le tette di Gloria e lui tastava già il mio cazzo.
Devo confessare che aveva una bella manualità, ed a breve diventa duro.
Mi dice che lui è pronto, si tratta con del gel, e si mette a pecora.
Gloria, a cui sembra piacere vedere il marito inculato mi aiuta a posizionarmi dietro, e con la mano indirizza il mio cazzo verso il buco del culo.
Tutto sommato era un bel culo, molto armonioso, senza peli.
Gli appoggio il cazzo, e senza difficoltà vado dentro.
Il tempo di affermarmi per bene e comincio a pomparlo.
Sento che gli piace e non ho difficoltà a dire che è più troia di sua moglie.
Anche lui mi incita a chiavarlo.
“Dagli dentro con sto cazzo, sfonda sta troia”.
Non posso rimanere sordo a queste imprecazioni e spingo come un dannato, le palle sbattono sul culo, intanto Gloria mi lecca dappertutto.
Duro un po perché avevo goduto prima e sono sul punto di godere.
Mi dice di uscire, si posiziona davanti, e si fa sborrare in bocca.
Mi sdraio sul letto stanco, tra lui e Gloria mi puliscono per bene e poi rimangono li accanto a me.
Il tempo era volato, ed era ora di andare.
Naturalmente li ho visti ancora tante volte ed in una delle quali mi prospettano un incontro a 5.
Ovvero noi tre più una coppia con cui scopavano ogni tanto.
A me sta bene, ma vorrei scopare solo donne, anche se aver fatto il culo a lui non mi era dispiaciuto.
“Stai tranquillo, loro si aggiustano tra di loro, basta che tu scopi me e la mia amica, che oltretutto è un pezzo di figa, aperta in tutti i canali”.
Acconsento e rimango in attesa di un appuntamento.






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